La Comunicazione Efficace Nei Cantieri Dell’Edilizia

Ciò che distingue gli esseri umani dalle altre specie animali è la capacità di comunicare attraverso l’uso della parola per riuscire a rapportarsi insieme ai suoi simili.
Ma siamo sicuri di farlo in modo efficace? Soprattutto siamo certi che il messaggio che vogliamo esprimere venga correttamente recepito dal nostro interlocutore?

Che cos’è la comunicazione efficace

L’essere umano è in grado di creare dei codici di linguaggio. Conoscerli significa saper interpretare i segni nelle due componenti di significato e significante, ovvero il contenuto e il mezzo con cui si esprime il concetto. Siamo sicuri di aver comunicato in maniera efficace quando il messaggio è arrivato al destinatario senza ambiguità.

schema della comunicazione efficace

Rischiamo che sia poco chiaro quando ad esempio il mittente e il ricevente non conoscono lo stesso codice, come nel caso di due persone di nazionalità differente, oppure non hanno lo stesso livello di conoscenza della lingua o della materia, immaginiamoci un esperto di cantiere e un addetto appena assunto e alle prime armi.
I disturbi nella trasmissione del messaggio sono tanti e dipendono da tantissimi fattori diversi ma il nostro compito nei cantieri edili è far sì che tutti capiscano.

Come comunicare in modo efficace in cantiere

Partiamo da una premessa, nei grandi cantieri collaborano moltissime persone spesso provenienti da contesti e culture diverse tra loro e non è detto che tutti conoscano la stessa lingua.
È  importante una comunicazione chiara e dritta all’obiettivo, aspetto che diventa tassativo in contesti come quello edile e cantieristico dove un divario comunicativo può tradursi in una serie di eventi incontrollati. Infortuni sul lavoro, rallentamenti, errori e così via, con conseguenze impattanti sull’azienda e la relativa produttività.
La domanda sorge spontanea, come è possibile comunicare in modo diretto ed efficace?
La risposta è semplice ma non scontata: costruire un sistema comunicativo limpido e rapidamente comprensibile anche per chi non conosce la lingua, per esempio utilizzando le immagini. Non a caso è noto che una singola immagine vale più di mille parole.
Ora che abbiamo chiarito che in cantiere la comunicazione per immagini è alla base possiamo soffermarci sulle differenti tipologie comunicative: la comunicazione legata alla sicurezza che dovrà essere univoca e la comunicazione per identificare il ruolo, differente in base alla mansione.

La comunicazione legata alla sicurezza

Ci sono delle comunicazioni per la sicurezza del luogo di lavoro che sono obbligatorie nei cantieri, Piano Operativo di Sicurezza (POS), Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) Documenti di valutazione dei rischi aziendali e da interferenze.
Prendiamo ad esempio il POS, ha la funzione di certificare l’attività lavorativa svolta sui cantieri e viene redatto dal datore di lavoro. Il documento contiene la valutazione dei rischi a cui sono sottoposti i lavoratori dell’impresa, e tutte le operazioni da compiere per limitare il rischio di infortunio circa le lavorazioni, le macchine e le attrezzature.
Nonostante i lavoratori siano tenuti a conoscere i rischi del cantiere, purtroppo troppo spesso rimane un documento non letto da tutti e chiuso nell’armadio dell’ufficio del direttore lavori.
Questo è un esempio di messaggio che parte dal mittente ma non raggiunge il destinatario. 
Riguardo le attrezzature, l’Unione Europea ha imposto l’uso di targhette illustrate per elencare i rischi, indispensabile però segnalare le zone pericolose con segnalazioni luminose e cartelli esplicativi di facile lettura. 

La comunicazione per identificare il ruolo

In cantiere lavorano molteplici figure, ognuna con un ruolo ben definito. Come riconoscere rapidamente la funzione senza chiederlo verbalmente? Utilizzando un colore diverso per ogni mansione. Semplice e banale.
Ad esempio possiamo dare ai fornitori esterni che accedono in cantiere una pettorina di colore differente dagli operai, in modo che chiunque lavora in loco capisca che siamo “ospiti”, al contempo a noi basterà un colpo d’occhio per capire chi è la persona con la quale dobbiamo parlare.
Oppure appuntare etichette di diversi colori nelle giacche degli operatori a seconda delle mansioni alla sicurezza, verde per addetto al primo soccorso, rosso per il responsabile antincendio, blu per il preposto alla sicurezza e così via. 

Come comunicare con i propri sottoposti

Spesso si pensa che la comunicazione con i dipendenti sia necessaria solo per le grandi aziende o che sia utile soltanto nei momenti più critici, non è così!
Una efficiente comunicazione aziendale ti aiuterà a gestire molte più situazioni di quelle che credi migliorando efficienza e produttività del tuo cantiere. 
Purtroppo si possono creare situazioni paradossali.
Mentre il principale cerca di migliorare la comunicazione, i suoi sottoposti  si chiudono e fanno ostruzionismo sulle novità. 
Per questo devi fare attenzione a comportarti da leader con i tuoi sottoposti e non fare il “capo”. 
La differenza è che il capo comanda, mentre il leader insegna e guida i suoi collaboratori per portarli a raggiungere migliori risultati.

Esempio di Comunicazione tra Leader e Sottoposti

Cerca di instaurare un rapporto, coinvolgendoli nelle attività dell’azienda.
Non serve sottolineare chi è il capo. Comunica in maniera informale ma autorevole, spiega sempre il motivo delle tue decisioni e condividi le informazioni.
Non dare nulla per scontato, definisci i ruoli di ognuno e assicurati di fornire in modo chiaro e semplice tutte le informazioni necessarie per lo svolgimento della loro mansione. Se necessario stampa e appendi i cartelli con l’organigramma delle mansioni.
Fidati, otterrai dipendenti motivati e orgogliosi del lavoro che ricoprono.

Come comunicare con i propri colleghi

Passiamo più tempo con i colleghi che con nostra moglie, perciò stabilire delle buone relazioni con loro è molto importante, sia per il proprio benessere psicologico che per la produttività aziendale.
Ecco alcune regole che ti aiuteranno a gestire i rapporti lavorativi dando vita a una comunicazione efficiente per entrambe le parti 

  • rispetta il ruolo ricoperto dal tuo team;
  • non dire sì solo per compiacere gli altri;
  • motiva sempre i tuoi “no”;
  • non prendere le critiche sul personale ma focalizzati sul problema;
  • non cercare lo scontro;
  • collabora per la risoluzione dei problemi.

La comunicazione efficace alla base del Cv

Se non sei ancora in cantiere o in ufficio e stai cercando lavoro, sappi che anche il curriculum rappresenta la tua storia professionale ed è tassativo scriverlo in modo chiaro e soprattutto sintetico. Assicurati che abbia una, due pagine al massimo, utilizza un font leggibile e scorrevole, l’Helvetica andrà benissimo.
Un selezionatore dedica in media pochi secondi  per capire se il tuo cv può fare la differenza e trovarsi davanti un documento di 4 o 5 pagine rischia di giocare a tuo sfavore; ricordatelo bene: il curriculum serve per colpire, il colloquio per approfondire.
Altro punto importante, inserisci una breve descrizione del tuo percorso professionale e dei tuoi obiettivi all’incipit del curriculum (max 200-400 caratteri per intenderci).
Per quanto riguarda le esperienze professionali, parti da quella attuale, o più recente, e inserisci successivamente il percorso didattico. 
Ultimo, ma non per importanza, la fotografia.
Ricordati che, salvo non sia espressamente richiesto, non è obbligatoria ma molto apprezzata dai selezionatori.  Pensaci prima di inserire una foto poco professionale. 
Quindi saper comunicare efficientemente è un piccolo segreto per lavori di grande successo.