Il Mobility Manager: una nuova professione a metà tra innovazione e sostenibilità

Conosciamo questa nuova figura professionale, nata “ufficialmente” nel 2021

A maggio 2021, il Ministero della Transizione ecologica ha definito il ruolo e le mansioni di una nuova figura professionale: il Mobility manager, una professione già esistente ma che mancava di definizione e di responsabilità reali in base al suo ruolo. 

Di che cosa si occupa?

In una frase, è una figura che promuove e realizza interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone.

In sostanza, è la persona che analizza come si muovono le persone di un determinato gruppo (azienda, area, scuola) per capire come migliorare i servizi comuni e ottimizzare i costi – proponendo delle soluzioni più ecologiche e adatte alle persone. 

Secondo il Decreto (quello del 2021), esistono tre categorie di Mobility Manager: 

  1. M.M. Aziendale;
  2. M.M. Scolastico;
  3. M.M. di Area. 

Vediamo ciascuna nel dettaglio – così da analizzare le mansioni che la figura si troverà a compiere durante l’orario lavorativo.

Il Mobility Manager aziendale

Il M.M. – nel contesto dell’azienda – si occupa di gestire la mobilità di tutti i dipendenti e collaboratori per promuovere spostamenti (casa-lavoro e le trasferte) più sostenibili, soddisfacendo le richieste delle persone.  

Le sue attività, pertanto, si limitano al contesto aziendale e alle persone al suo interno. 

Infatti, partendo da un’analisi della domanda (le richieste delle persone) e della situazione intorno all’azienda (fermate del bus, parcheggi, piste ciclabili, etc.) per identificare le strategie da adottare e le azioni da portare avanti per incentivare la mobilità sostenibile.

Il Mobility Manager Scolastico

Simile al precedente, il Mobility Manager Scolastico ha, all’incirca, le stesse attività solo che – anziché lavorare all’interno del contesto aziendale – ha come compito il migliorare la mobilità scolastica, con una notevole responsabilità nel dialogare con tutti gli attori esterni (altri istituti, società di trasporto, etc.).  

Sempre partendo dall’ottica della sostenibilità e dei bisogni delle persone deve preoccuparsi di mantenere i contatti con le strutture comunali e le aziende di trasporto per organizzare un proficuo sistema di trasporto per tutto l’istituto. 

E, infine, non ci resta che parlare del…

Mobility Manager di Area

In questo caso, il Mobility Manager è un lavoratore pubblico dato che la sua mansione riguarda il Comune in cui lavora, con l’obiettivo di:

  • definire e implementare politiche di mobilità sostenibile;
  • svolgere un’attività di raccordo tra i mobility manager aziendali.

Insomma, una figura di raccordo e di supporto per tutti i M.M. aziendali e scolastici, con cui coordinarsi per migliorare la mobilità e la sostenibilità dell’area di sua competenza.  

Ma, al di là della specificità della sua mansione, quali sono le competenze richieste per diventare Mobility Manager?

Le competenze del Mobility Manager

Riprendendo le attività che abbiamo visto prima, le competenze di un Mobility Manager dovrebbero essere molto varie dato che – nella stessa giornata – si potrebbe trovare il mattino ad analizzare statistiche e a realizzare report per proporre nuove soluzioni di mobilità e, nel pomeriggio, presentarlo a chi ha la possibilità di metterlo in pratica, come l’amministrazione comunale.  

Da questo piccolo esempio si possono dedurre già alcune delle sue competenze principali:

  • Tecniche, ossia relative al suo settore (logistica, ingegneristiche, etc.);
  • Soft, come il marketing (e la capacità di negoziazione) e quelle organizzative.

Ecco perché non è sufficiente conoscere a fondo il suo lavoro, ossia il mobility management e saperlo valutare in ogni sua fase (analisi, progettazione, confronto, applicazione, revisioni correttive e migliorative) ma… 

La persona deve anche saper contestualizzare il progetto con le persone che lavorano insieme a lui per poter portare avanti le sue attività con l’approvazione dell’imprenditore, del dirigente o – nel caso del M.M. di area – del Sindaco (o chi per lui). 

Il tutto per un unico obiettivo! 

L’errore che non è da compiere è pensare che sia una semplice figura che ottimizza ciò che già esiste: non è così!

Il suo lavoro (e compito principale) è creare programmi di mobilità per gruppi di persone (dipendenti, studenti e comunità locale, a seconda dei casi) – anche da zero – cercando di coniugare sostenibilità (economica e ambientale) con le esigenze delle persone.

E questa è la figura del Mobility Manager, professionista “nato da poco” ma che può dare un grande apporto anche alla tua azienda. 

Per questo motivo, se desideri avere una figura con queste competenze nella tua impresa, non ti resta che… 

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