Smart City, le sfide dell’edilizia del futuro

Cosa ci prospetta questa rivoluzione del settore?

Dare una definizione di smart city non è affatto semplice, perché di una semplice parola, SMART, si potrebbe parlare per ore… un profondo significato perché racchiude non solo l’aspetto tecnologico delle prossime città ma di un’unione di tutti gli elementi fondamentali per garantire uno stile di vita differente alle persone che ci vivono… Insomma, le smart city riguardano anche le risorse

  • Energetiche;
  • Ambientali;
  • Economiche;
  • e molto altro… 

Una città digitale (oltre che fisica) che è la realtà che si sta avvicinando sempre più velocemente nel futuro e già si prospetta che le smart cities avranno un ruolo fondamentale per garantire una soluzione di alloggio e di benessere ad altre 2,5 miliardi di persone che vivranno in città da qui al 2050. 

Un futuro vicino al nostro presente che rappresenta una grande sfida per gli esperti, (urbanisti, ingegneri, architetti) che ormai sono anni che si preparano a questa rivoluzione e chiedono a gran voce un nuovo metodo di costruire le città – che coinvolga tutti gli attori responsabili, come amministratori pubblici, imprenditori, ricercatori e università… tutti orientati verso la costruzione di nuovi paradigmi.

Le smart city: una sfida che può portare grandi benefici

Anche se questo tema è arrivato all’attenzione del grande pubblico solo nell’ultimo periodo, è ormai vent’anni che questo fenomeno sta crescendo e ha iniziato a mostrare le sue prime applicazioni (Barcellona ne è un esempio) e sta conquistando la fiducia anche dei cittadini che beneficiano della sua implementazione nella vita di tutti i giorni. 

Vivono la solita routine ma… in modo differente. 

La mobilità elettrica e l’attenzione al consumo energetico, la riduzione dell’inquinamento e lo smaltimento dei rifiuti sono solo alcuni dei benefici tangibili per la popolazione. Perfino la pianificazione e la partecipazione civica sono temi toccati dalla digitalizzazione delle città. 

Passando per il tema più richiesto da molti… la sicurezza

Sicurezza che non va limitata solo alle persona ma a tutto il complesso che ruota attorno: 

infrastrutture…

ascensori…

strade…

palazzi…

Ogni struttura (un termine vago, ma che torna molto utile in questo caso) può essere dotata di sensori ed “entrare” nella rete smart della città e inviare dati ad un sistema centrale che elaborerà tutti questi dati.

Immagina poter prevedere rotture, crolli o manutenzioni da programmare – senza dover attendere una scadenza o stabilirlo in modo poco preciso (es. una volta ogni due anni) e poter intervenire, evitando incidenti e interruzioni del servizio.

Una smart city può esistere solo se c’è cooperazione tra le persone e si integrano i tanti fattori che entrano in gioco (e che abbiamo elencato a inizio articolo). 

Il tutto con un solo obiettivo: migliorare la qualità della vita

Ecco perché rappresenta sia una sfida che un’opportunità: rendere smart una città che non lo è… può risultare complesso da programmare e da pianificare con attività concrete – ma i benefici sono tangibili e di lunghissimo periodo. 

Un’innovazione guidata dalla connettività e che mette al centro le persone, anziché dalle attività commerciali… senza dimenticare il green: parcheggi pubblici intelligenti situati fuori città e ben collegati oppure un sistema di car sharing per efficientare il traffico e ridurre i consumi.

Insomma: ad oggi le prime applicazioni sono già state testate e stanno portando i primi frutti, non ci resta che provare a migliorarle e a scoprire quali potrebbe essere il futuro di ciascuna e scoprirne di nuove. 

Saranno le figure più specializzate del settore edile a tracciare le prossime innovazioni che acquisiranno una sempre maggiore importanza strategica perché non dovrà “solo” (per modo di dire) progettare le nuove città ma anche collaborare con tutti gli stakeholders coinvolti, dal proprio cliente a chi utilizzerà quegli edifici.