Dove sono finiti i Perforatori?
Una delle richieste di personale che in questo periodo ci vede molto impegnati riguarda la ricerca di operai specializzati perforatori.
I perforatori sono operatori di sonde perforatrici e devono saper eseguire lavorazioni tipo micropali tiranti infilaggi in galleria e jet grouting.
Perché sono professionalità difficili da trovare?
Ci piacerebbe affermare che la scarsità di questi professionisti sia da ricondurre alla partenza di tanti lavori contemporaneamente; purtroppo non è così.
La prima vera motivazione è che gli specialisti sono sempre meno.
Da 15 anni in Italia non si realizzano grandi opere di infrastrutture. Questo rallentamento non sta consentendo un adeguato inserimento di ragazzi giovani che possano imparare e apprendere i segreti di queste lavorazioni.
Ascolta la video pillola di Vittorio Massimo Borgo su questo problema.
Come si diventa perforatore?
Avere il patentino per macchine perforatrici è ovviamente un requisito indispensabile. Ma non è assolutamente sufficiente per approcciarsi ad usare una sonda per perforare e consolidare un terreno.
Molti credono che l’utilizzo di queste macchine complesse si possa facilmente apprendere, purtroppo non è così, e ne abbiamo la prova ogni volta che incontriamo qualche provetto perforatore che cerca di vendersi per esperto delle perforazioni.
Occorrono molti anni di esperienza in cantiere e di affiancamento in cui i ragazzi, con sacrificio, devono apprendere la tecnica delle molte lavorazioni che compongono il sistema dell’ingegneria geotecnica.
Quando inizi le attività di perforazione devi conoscere la sonda, le attrezzature e il terreno sul quale operi. Abilità queste che si assimilano con una adeguata formazione e un constate addestramento.
Perché sono importanti i percorsi di formazione?
Lo sviluppo economico richiederà la realizzazione di nuove infrastrutture e la manodopera specializzata sarà una risorsa critica per la ripresa e la crescita del nostro settore.
Quali devono essere pertanto gli obiettivi di un valido progetto di formazione?
- Inserire nel settore delle costruzioni giovani fortemente motivati;
- Formare le giovani leve e non gravare sui costi aziendali;
- Fornire alle aziende ragazzi che abbiano le fondamentali nozioni teorico – pratiche necessarie ad essere operativi in cantiere fin da subito.
Quali sono i benefici?
Per i lavoratori: acquisire le basilari competenze finalizzate ad un’assunzione con contratto di apprendistato da parte di una delle aziende promotrici.
Per l’azienda: lavoratori formati da specialisti del settore e la riduzione dei costi di formazione.
La formazione è un tipo di investimento “intangibile”, che deve dare valore alle persone perché una persona formata e cioè preparata, è quanto di meglio un’organizzazione possa avere.
Nel lungo termine le performance migliori dipendono da una formazione migliore
(Peter Michael Senge)
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