IL CANTIERE INNOVATIVO: COME CAMBIA L’IDENTITÀ DEL CANTIERE

Come è cambiata l’idea di cantiere nel tempo? Quali sono le sfide che il settore edile ha dovuto e dovrà affrontare in futuro? Quali potrebbero essere le strategie di innovazione da abbracciare per realizzare un cantiere innovativo?

Quanto i cambiamenti climatici ed economici hanno avuto impatto sull’edilizia?

Queste sono le domande di partenza per sviluppare l’analisi del cambiamento del settore delle costruzioni edili e i suoi presupposti.

Cantiere innovativo

Il cantiere tradizionale

In un’ottica tradizionale, il cantiere è il luogo dove prende forma un progetto

In particolare, il cantiere edile è il luogo dove si erige, si restaura, si trasforma o si demolisce un edificio o un complesso di edifici. Il cantiere, allo stesso tempo, rappresenta da una parte lo sviluppo di processi complessi di burocrazia e concessioni e dall’altra la negoziazione tra ditta appaltatrice e committente.

Questi, però, sono solo alcuni degli aspetti superficiali in quanto bisogna anche valutare la salute del mercato edilizio, messo alle strette dalla crisi economica-stando ai dati europei degli ultimi anni che avevano previsto una recessione per il 2020. Si aggiungono anche il disallineamento tra la domanda e l’offerta di settore a causa della mancanza di personale qualificato e efficienza produttiva. In ultimo, bisogna capire se le politiche infrastrutturali rendano facile o meno la vita del cantiere edile. 

Da qui,d’altronde, sorge spontanea un’altra domanda: Che impatto ha il cantiere nell’area o nel quartiere in cui sorge? Apporta armonia o disarmonia a livello infrastrutturale, ambientale e sociale?

Il cantiere innovativo e la sua digitalizzazione

Tutte queste riflessioni hanno indotto a ripensare allo sviluppo del cantiere edile in termini di “snellimento” della filiera di valore in cui rientrano i soggetti citati sopra  come il committente e l’appaltatore, andando ad escludere gli elementi di disturbo o superficiali. L’intento è quello di dare vita al cantiere innovativo e rendere flessibile la realizzazione del progetto. Come? 

Grazie all’impiego della robotizzazione e della digitalizzazione che sincronizzano lo scambio di informazioni fra i vari soggetti, fornendo dati, statistiche e previsioni in real time.

Si passa così all’affermazione della Smart Construction o Off Site Construction attraverso cui cambia il processo: dalla serialità alla versatilità delle informazioni.  Altro valore aggiunto è senz’altro la collaborazione tra soggetti al fine di ottenere un prodotto di qualità e sostenibile pensando alle sfide e alle responsabilità verso l’ambiente che tutti noi abbiamo oggi.

Cantiere innovativo e digitalizzazione

Prefabbricazione e Sostenibilità

A proposito di sostenibilità, si è pensato quindi di compiere un primo passo quale la strategia della prefabbricazione, che esiste dagli anni ‘60, ma si tratta più di un modello americano che europeo o italiano. La prefabbricazione potrebbe rispondere in maniera immediata alla domanda, permettendo anche la personalizzazione in un secondo momento.

Inoltre, questa strategia parte dall’idea del riutilizzo, del restyling. Ciò si traduce in Deep Retrofit, cioè ristrutturazione di edifici le cui potenzialità energetiche possono essere ottimizzate a zero sprechi e zero impatti ambientali. L’obiettivo, secondo le direttive europee, è quello di decarbonizzare il mercato immobiliare entro il 2050.

Sostenibilità e Prefabbricazione

IOT e il valore dei dati nella Smart Construction

Ecco che subentra il concetto di Digitalizzazione edilizia, il quale  comprende fenomeni come Digital Twin e Internet of Things (IOT) che si traducono nel miglioramento dell’esperienza abitativa degli utenti attraverso la raccolta di dati. Il Deep Retrofit deve essere considerato come una cartella digitale sullo stato di salute dell’edificio, in grado di rilevare e incrociare i dati passati, reali e quelli futuri grazie alla collaborazione con i dispositivi IOT. 

Dalla commistione, infatti, tra Deep Retrofit e IOT si dà vita al fenomeno sempre più diffuso dello Smart Building in grado di studiare come gli ambienti vengono vissuti, quali sono i fattori di stress, come potrebbero essere migliorati e come prevenire fattori di crisi quali incendi o eventi sismici.

Tecnologia IOT
Dallo Smart Building alle Smart City: Cases Studies:

Nei prossimi anni vedremo diventare realtà progetti di Digital Twin in città  come Singapore in Asia e per l’Europa: Genova, Porto, Barcellona, Helsinki, Rotterdam e Zurigo. In quest’ultimo caso si menziona come fiore all’occhiello del futuro il Siemens Campus a Zugo dove tutti i fattori analizzati nei paragrafi precedenti si fondono per ottenere massimi risultati capaci di coprire i costi e gli sforzi iniziali grazie all’impiego della tecnologia e dei dati. Il risultato? 

Costruzione di edifici che recuperano il calore, impiego di impianti fotovoltaici, sistemi di raccolta dell’acqua piovana per migliorare la vita di chi vive o lavora dentro questo edificio mantenendo vivo il focus del risparmio. 

A questo si aggiunge, in un’ottica più ampia, il rapporto tra il sito dove sorge l’edificio e il quartiere di riferimento che si traduce in un progetto di Smart city, finalizzato ad avere zero impatti sulla vita delle persone, servendosi di telecamere o sistemi wireless che sondano gli spostamenti, il flusso di persone in entrata e uscita da quell’aria e traducono il tutto in dati per migliorare la qualità della vita a livello urbanistico.