Oggi vi raccontiamo la storia di Francesco, un ragazzo di Bergamo di 23 anni che da poco si è laureato a pieni voti in Marketing e Comunicazione. Dopo i suoi studi viene assunto da un’agenzia di comunicazione approcciandosi a tutto ciò che riguarda i social e il digital marketing in generale.
Dopo alcuni mesi, gli viene assegnato un progetto per un cliente da portare avanti con Tik Tok, il social per la creazione di contenuti video per eccellenza. Quello sarà il giorno di svolta per Francesco…
Scrollando la “home” del social, scopre il mondo dell’architettura e tutte le sue sfaccettature, appassionandosi ogni giorno di più fino ad arrivare ad una drastica decisione: intraprendere un nuovo percorso di studi per diventare architetto. Un’idea che sembra quasi folle, arrivata poco dopo essersi laureato ed essere stato assunto nella branca di sua competenza.
Come è andata a finire? Francesco oggi è un Architetto abilitato di successo e, dopo qualche anno di gavetta per studi e cantieri edili, ha preso in mano la società di progettazione di suo padre portandola a realizzare progetti importanti e ad ottenere numerosi riconoscimenti nel campo.
💪🏻 Le passioni, anche se nascoste, in un piccolo cassetto del nostro cuore alla fine vengono fuori e ci rendono quelli che siamo e che vogliamo davvero essere nella vita.
Non abbiate paura di seguire i vostri sogni e le vostre passioni, come diceva Nelson Mandela: “Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.”
Noi di geoJOB valorizziamo le persone e creiamo opportunità. Se anche tu sei alla ricerca di nuovi stimoli, scopri le nostre proposte lavorative o inviaci il tuo CV e ti contatteremo per le offerte di lavoro più in linea con le tue competenze e ambizioni! CLICCA QUI per inviarci la tua candidatura spontanea!
Il fenomeno a cui stiamo assistendo in questo ultimo periodo è sotto gli occhi di tutti.
Le materie prime ormai hanno raggiunto prezzi esorbitanti, mettendo in seria difficoltà molte aziende del settore edile.
Basti pensare, tanto per citarne alcuni, all’aumento del prezzo dell’acciaio (+100%), del legname (+73%) e del bitume (+40%).
Ma quali sono le cause di questo fenomeno e soprattutto, in che modo il governo ha tentato e tenterà di arginarlo?
Diversi sono i provvedimenti in atto presenti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Oggi li scopriremo insieme facendo un focus su quello che c’è da sapere su questa attuale problematica.
Partiamo dall’inizio:
Quali sono le cause dell’aumento dei prezzi delle materie prime?
La risposta a questa domanda trova diverse soluzioni.
Questo equivale a dire che le cause di questa situazione sono da ricercare in diversi ambiti.
Pandemia e guerra russo-ucraina sono purtroppo solo la punta dell’iceberg.
Quello a cui si assiste infatti è un loop che sembra non terminare mai, dove aumento della domanda e scarsità di offerta si inseguono dando vita a questo aumento incontrollato dei prezzi delle materie prime.
A risentirne purtroppo sono le aziende, che si ritrovano a dover comprare anche a prezzi fuori mercato per necessità di ultimare lavori già iniziati o – comunque – dover soddisfare le richieste che non accennano a diminuire.
Un circolo vizioso, da cui non sembra ci sia uscita!
E in questo scenario, il Governo ha un ruolo fondamentale. Ecco perché…
Aumento della domanda tra pubblico e privato
Per quanto riguarda il settore pubblico il PNRR ha aperto enormi possibilità lavorative per le aziende, creando molti appalti per lavori pubblici. Lavori che fanno gola alle attività di un settore come quello edile, voglioso di recuperare economicamente da un periodo disastroso come quello pandemico.
Anche nel settore privato, grazie all’introduzione del Superbonus, si è assistito ad un incremento vertiginoso della domanda.
Sono in molti committenti (privati e aziende) a voler usufruire della possibilità di effettuare lavori gratis o comunque a poco prezzo così come sono molte le imprese felici di attingere ai vantaggi di questa agevolazione fiscale.
Tuttavia, le leggi del mercato sono chiare ed immutabili: la scarsità di offerta unita all’aumento della domanda porta automaticamente ad un aumento dei prezzi.
E se a questo aggiungiamo l’aumento dei costi di produzione il risultato è quello che purtroppo stiamo vivendo in questi ultimi mesi.
E di questo punto ne parliamo ora.
Perchè sono aumentati i costi di produzione?
Come già accennato, la guerra russo-ucraina sembra aver peggiorato i disagi iniziati dalla pandemia.
Quello che si è verificato nel periodo del Covid-19 è stato un rallentamento, e in taluni casi uno stop, alla produzione e al trasporto delle materie prime – fattore che ha contribuito ad un primo innalzamento dei prezzi.
Ma è in questi ultimi mesi che, con l’avvento della guerra e il conseguente aumento del prezzo dell’energia, si è avuta un’impennata che ha messo in discussione parecchi aspetti.
Prima abbiamo parlato di appalti pubblici.
Questo è un nodo abbastanza cruciale, in quanto molti di questi appalti erano stati chiusi tenendo conto di un costo delle materie prime inferiore a quello attuale e anche di tempi di consegna “normali”.
Basti pensare che alcune materie prime precedentemente disponibili in una settimana e ora richiedono, per la consegna, un paio di mesi.
La conclusione è abbastanza semplice: le aziende non possono più far fronte alle spese.
Si corre il rischio di gare deserte o di un abbandono dei cantieri nel caso in cui gli appalti fossero già stati aggiudicati.
La normativa ad oggi consente un adeguamento dei prezzi nei cantieri, ma nonostante ciò, Comuni e Province – provati anch’essi dai costi insostenibili dell’energia – non possono far fronte a questo adeguamento.
E in tutto questo, il Governo fino ad oggi ha operato qualche intervento, che ora analizziamo nel dettaglio.
Quali sono i provvedimenti del Governo per limitare le conseguenze dell’aumento delle materie prime?
Un recente Decreto Legge prevede l’eliminazione delle penalità per le imprese titolari di contratti pubblici che sospendono l’esecuzione dei lavori o ne chiedono la proroga.
La causa della difficoltà di reperimento dei materiali e degli aumenti dei prezzi è riconosciuta in questo caso come “causa di forza maggiore”.
Qualora gli aumenti impediscano di ultimare i lavori, i servizi o le forniture nel termine contrattualmente previsto, costituiscono causa non imputabile all’esecutore e questi può chiedere la proroga del termine per eseguire la prestazione.
Questo assolve in parte le imprese ma, analizzando la questione in una chiave più globale, resta il rischio per gli Enti appaltatori di non rispettare le tempistiche previste dai finanziamenti del PNRR.
Recentemente, per far fronte ai rincari dei materiali da costruzione e dell’energia, per i lavori pubblici 2022 sono stati stanziati altri 3 miliardi.
Una metà sarà per fronteggiare gli aumenti relativi alle opere in corso o aggiudicate (di questi una sarà stanziata proprio per le opere del PNRR).
L’altra metà coprirà l’aggiornamento dei prezzari per le opere avviate successivamente al Decreto Legge sugli aiuti approvato il 2 maggio.
Un ulteriore stanziamento di 1,5 miliardi è previsto anche fino al 2026, per dare copertura al PNRR in tutto il periodo di svolgimento.
Inoltre è previsto anche un meccanismo di calcolo delle compensazioni.
Semplificando, si farà riferimento ai prezzi del 2021 con un aumento massimo del 20%.
Si tratta di un aggiornamento dei prezzari straordinario, che cessa di avere effetto a fine 2022, con possibilità di utilizzo solo fino al 31 marzo 2023.
Si tratta di misure straordinarie per un periodo economico straordinario!
Questo è un un buon passo in avanti rispetto alle richieste dei costruttori.
Il futuro appare, tuttavia, incerto e di difficile previsione.
Se vuoi rimanere aggiornato sugli sviluppi della questione e delle conseguenti normative, ci puoi scrivere ed inviare i tuoi quesiti.
GeoJOB è l’unica Agenzia per il lavoro specializzata nella ricerca e selezione di personale qualificato nel settore dell’Edilizia, Ingegneria, Impiantistica (e tutto l’indotto).
L’Edilizia è una delle economie trainanti del nostro Paese e, sicuramente, per lavorare in questo settore servono tante competenze ed esperienza. Il settore dell’Edilizia è un settore in continua evoluzione e proprio per questo esso ha visto nascere nuove figure professionali in grado di efficientare il lavoro in cantiere. Una di queste figure senz’altro è il Project Manager edile.
Scopriamo insieme chi è il Project manager, cosa fa e perché è diventata una figura indispensabile per il nostro settore.
Chi è un Project Manager edile
Il Project Manageredile è un professionista che possiede competenze tecnico-gestionali. Infatti, il PM ha il compito di gestire e monitorare tutte le attività di progetto. Il PM edile è senza dubbi un leader in grado di gestire i team di lavoro assicurandosi che tutti i compiti siano svolti correttamente. Più in dettaglio, un PM Edile si occupa di:
Analisi dei documenti di progetto;
Programmazione e gestione delle attività dei team;
Gestione dei rapporti con i fornitori;
Elaborazione del cronoprogramma;
Gestione e supervisione degli ordini dei materiali;
Vigilanza sul rispetto del cronoprogramma e degli standard qualitativi dei lavori, monitorando i costi;
Gestione dei rapporti con Committenza e DL;
Chiusura del progetto.
Project manager edile: quali sono le skills indispensabili
Project manager edile
Leadership
Un bravo Leader deve essere abile nel dirigere e condurre il proprio team verso obiettivi ben definiti valorizzando le capacità delle persone e motivandole a raggiungere risultati sempre più importanti.
Team building
Per riuscire a realizzare e gestire il progetto in modo efficiente ed efficace, è fondamentale che il team sia ben allineato e, soprattutto, che collabori. Per facilitare tutti i processi il Project Manager deve essere in grado di creare uno spirito di squadra che coinvolga tutti i membri motivandoli a lavorare in modo sinergico.
Comunicazione
Siccome, spesso e volentieri, in un progetto sono coinvolti diversi stakeholder, che vanno dai collaboratori interni ai fornitori e ai team esterni, un bravo Project Manager deve essere in grado di comunicare inmodo chiaro e, soprattutto, efficace con tutte le persone.
Negoziazione
Un’altra abilità importantissima per la gestione di un progetto è il saper negoziare. Un Project Manager edile deve essere in grado di gestire e bilanciare le richieste di tutte le parti. Questa soft skill alleggerisce la pressione del lavoro e aiuta a trovare soluzioni ai problemi che inizialmente potevano sembrare ingestibili.
Gestione dei conflitti
I conflitti che si generano durante la gestione di un progetto possono essere di qualsiasi genere e possono sorgere tra diverse parti, come ad esempio, quelli che si generano tra l’impresa e il committente nel momento in cui una delle parti voglia operare delle modifiche al progetto. Un Project Manager edile di successo deve essere in grado di gestire in modo efficace i conflitti in modo da garantire un clima dilavoro disteso e stimolante ai fini di raggiungimento degli obiettivi nei tempi stabiliti.
Come diventare un Project Manager edile
Per diventare Project Manager, è opportuno maturare molta esperienza “sul campo”, iniziando come collaboratore junior e poi senior nei team di progetto, per poi acquisire le competenze manageriali. La formazione ha un ruolo importante nel completare il proprio approccio manageriale e sviluppare le corrette strategie e strumenti per gestire un progetto, coordinare un team e distribuire le risorse economiche.
Per poter essere riconosciuti, consigliamo, a tutti coloro che hanno già iniziato ad intraprendere la mansione di Project Manager, di intraprendere un corso/master di qualificazione ed arrivare a possedere la certificazione ISO 21500:2021 che è stata recepita all’interno dello standard Europeo dalla norma UNI 11648 + UNI/PdR 66.
All’interno della disposizione sono elencati una serie di criteri e requisiti che il professionista deve possedere per poter essere considerato un manager di progetto. Per ottenere la qualifica è necessariofrequentare e sostenere un esame specifico che avrà il compito di valutare e attestare correttamente le competenze, prima di permettergli di operare in ogni campo.
Oltre alla certificazione, è bene che un Project Manager possieda il Diploma di perito edile/geometra o/e la Laurea in Architettura o Ingegneria.
geoJOB è la prima e unica Agenzia per il lavoro dedicata alla selezione di personale qualificato esclusivamente nel settore dell’Edilizia (e tutto l’indotto). Se anche tu sei alla ricerca di nuove opportunità lavorative, iscriviti sul nostro portale e ti contatteremo per le offerte di lavoro più in linea con il tuo profilo professionale. CLICCA QUI per inviarci la tua candidatura.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkPrivacy policy