CRESCITA DELL’EDILIZIA: I DATI DELL’ OSSERVATORIO SAIE

Il 2021 sembra essere un anno all’insegna della crescita dell’edilizia. L’osservatorio SAIE a ha organizzato un’intervista ad un panel di aziende che parteciperanno alla fiera a BARI dal 7 al 9 ottobre con l’obiettivo di avere informazioni sull’andamento del settore. 

Secondo questo studio ben il 66% delle aziende intervistate sono fiduciose di chiudere l’anno in crescita. Dati supportati dal fatto che il 57% delle aziende intervistate ha registrato una crescita già nel primo trimestre.

Ma quale sarà l’elemento che permetterà a queste aziende di continuare a crescere? Per il  63% il Bonus Ristrutturazione, il 62% l’ Ecobonus, il 56% il Sisma Bonus e per il 59% il Super Bonus 110%.

DATI SULLA CRESCITA DELL’EDILIZIA-OSSERVATORIO SAIE

Il Superbonus, che è l’incentivo introdotto dal Decreto Rilancio, di cui tutti parlano, secondo il 38% delle aziende intervistate peserà sul fatturato in una percentuale compresa tra il 10% e il 25%, mentre per la maggior parte delle aziende, il 57%, inciderà meno del 10% del fatturato totale.  

Per il 38% delle aziende, peserà tra il 10% e il 25% di fatturato

Ma cosa succederà nel futuro? L’ottimismo sembra continuare. Infatti secondo l’86% delle aziende intervistate le aspettative sono di crescere in maniera sostanziale per i prossimi tre anni. Un ottima notizia anche da un punto di vista occupazionale, infatti la crescita si tradurrà nella necessità di assumere nuove risorse già a partire dalla  seconda fase di quest’anno. 

Quali sono però i dati che frenano il settore?

Non mancano, però, le preoccupazioni. Secondo le aziende intervistate, a rallentare questa crescita ci sono diversi fattori come la burocrazia in generale, ma anche  l’accesso ai dati e ai bandi di gara per le opere pubbliche, mancanza di chiarezza e trasparenza sono i primi aspetti negativi che frenano gli entusiasmi. La classifica vede al primo posto: la burocrazia seguita dall’incertezza normativa e gli aspetti fiscali mentre all’ultimo posto c’è il costo della forza lavoro.

Quali sono però i dati che frenano il settore?

FATTORI CHE FRENANO LA CRESCITA DELL’EDILIZIA

Come superare questi impasse? Le aziende del settore si auspicano una riforma della burocrazia per aumentare l’interesse alla sostenibilità e alla digitalizzazione dei processi.

AZIENDE CHE PUNTANO ALLA DIGITALIZZAZIONE

Conclusioni:

Le aziende hanno capito che per crescere bisogna puntare anche all’innovazione e alla ricerca. Uno degli esempi di innovazione è il BIM, cioè BUILDING INFORMATION MODELING. Si tratta di un metodo di progettazione degli edifici, oltre che di verifica e riduzione degli errori di esecuzione del modello. Non tutte le aziende conoscono i vantaggi della sua adozione come dimostrano i dati in basso:

  • il 34% lo conosce e lo ritiene molto utile
  • il 30% lo conosce ma ancora non l’ha implementato
  • il 36% non lo conosce.

Infine, l’edizione SAIE 2021 che si terrà il prossimo ottobre a Bari, può essere un’occasione per le aziende per aprirsi ai temi verso cui l’ambito delle Costruzioni e Edilizia sta puntando oltre che uno spunto per confrontarsi su aspetti quali:

  • Protezione e sicurezza sismica
  • Manutenzione e gestione delle Infrastrutture
  • Saie  in calcestruzzo
  • Prefabbricazione

Fatta questa analisi, vorremmo lanciare una domanda diretta, come pensate sarà il futuro dell’edilizia superato il periodo degli incentivi e del Bonus Ristrutturazioni, tanto caro alle aziende?

RICERCA DEL LAVORO NEL SETTORE EDILE

Chi di voi sogna di trovare il lavoro della propria vita? Quello per cui da piccoli alla domanda che lavoro vuoi fare da grande, ci brillavano gli occhi? Rispondevamo senza nessuna esitazione, con un sorriso smagliante, certi che avremmo seguito quella strada dritta e senza ostacoli. Così geoJob ha lanciato un sondaggio sulla ricerca del lavoro nel settore dell’edilizia.

Quale metodo scegliere nella ricerca di lavoro?

Crescendo, ci siamo accorti che la realtà è diversa. Non mancano deviazioni, cadute e slalom chilometrici prima di arrivare ad appagare le nostre aspettative, nella migliore delle ipotesi. Chiaramente, le dinamiche della ricerca di lavoro cambiano da un settore professionale all’altro. Diversi, i tips su Linkedin, soprattutto, per la costruzione del curriculum, la cura del proprio profilo online e la preparazione al colloquio di lavoro. La ricerca di lavoro nell’settore dell’edilizia e delle costruzioni in particolare in questo periodo, è una bella sfida. Così abbiamo chiesto ai nostri utenti secondo loro quale strumento è in grado di condurre al risultato, cioè trovare loro.

I risultati del sondaggio e il potere del Passaparola

I dati raccolti ci dicono che al 54% il passaparola si mette al primo posto. Al secondo c’è l’invio diretto di cv all’azienda con il 31%.  Mentre, agenzie interinali 8% e la figura degli Head Hunter al 7% si pongono sullo stesso piano. Cosa ci vuole dire quindi questo sondaggio  sul settore edile? Che è molto rilevante il passaparola nella ricerca di lavoro. Si tratta di una forma di refferal marketing fatto in primo luogo per noi da qualcuno che crede nelle nostre capacità. Ma si potrebbe pensare al passaparola come referral marketing esercitato dalla stesse aziende. Queste ricercano nuove risorse attraverso conoscenze o i loro collaboratori.  D’altronde, stiamo “pubblicizzando” il nostro profilo personale, anzi lo fanno coloro che godono di una certa rilevanza all’interno del proprio ambito lavorativo. Lo fanno coloro in grado di creare un relazione di fiducia. 

I dati del sondaggio della ricerca di lavoro

Un trend consolidato nel settore edile

La crisi del settore iniziata tra il 2009 e il 2010, e durata per un decennio, ha rafforzato il trend del “passaparola”. 12 anni di crisi hanno creato quasi 700 mila disoccupati. Per questo motivo, in un momento di forte difficoltà il modo più semplice era affidarsi ad un amico. Questi, ti avrebbe referenziato presso un altro amico in modo da farti entrare nel cantiere. La crisi di fatto è stata di tipo verticale, cioè una sorta di effetto domino. Significa che colpendo grandi aziende, ha avuto delle ripercussioni su aziende più piccole della stessa filiera produttiva producendo sempre di più manodopera senza occupazione.  

Il trend del lavoro nel settore edile

Come mai le Agenzie per il Lavoro non funzionano nel settore Edile?

Partendo da quel bacino di quasi 700 mila disoccupati creato dalla crisi: alcuni sono andati in pensione, altri si sono reinventati. È mancato completamente il ricambio generazionale a livello professionale. Quindi le figure specializzate sono diventate sempre più introvabili. Inoltre, le aziende non hanno trovato sul mercato un partner in grado di parlare la “lingua del cantiere”. È mancata un’organizzazione affidabile in grado di comprendere le esigenze tecnico operative delle aziende. Non si è stati in grado di interagire con i candidati riuscendo a dare loro la certezza di avere a che fare con persone competenti e in grado di comprendere il loro lavoro. Questo fenomeno ha allontanato le aziende del settore edile dalle agenzie generaliste, che troppo spesso non riuscivano a centrare il profilo e risultavano una perdita di tempo.

Il ruolo delle Agenzie per il lavoro

Ed è proprio qui che inizia il lavoro di geoJOB. La prima agenzia di recruitment nel settore delle costruzioni che svolge il ruolo di  tredunion tra competenza e accelerazione del processo di ricerca di lavoro e di dipendenti. Ad oggi sono pochi gli operai specializzati in alcune mansioni di cantiere. Così geoJob si impegna ad offrire un servizio di orientamento ai potenziali candidati per la ricerca di lavoro e affianca le aziende nella ricerca del miglior candidato. Qual è la differenza  tra geoJob e le agenzie interinali? La differenza è sostanziale. geoJob non è un’agenzia generalista ma è un’agenzia del settore edile che conosce bene le dinamiche di questo ambito sia lato candidato che lato impresa.