Innovazione nel recruiting. Come sfruttare la gamification

Questo weekend mi trovavo a giocare con mio figlio a “Era – Età medievale” gioco da tavolo di costruzione che rappresenta una brillante evoluzione dei classici giochi “roll and write”.
Mentre ognuno cercava di vincere la partita si discuteva del servizio e dei vantaggi che hanno le società a rivolgersi alle agenzie per il lavoro del recruitment per la ricerca di personale. 

La sua perplessità sulle difficoltà del nostro lavoro mi ha fatto riflettere. 

Visto dall’esterno il nostro ruolo di “ricercatori di talenti” sembra essere inutile in un mondo dove i disoccupati sono sempre di più e dove le imprese che assumono son sempre di meno.

Eppure la realtà è un’altra.

La GeoJOB Recruitment si rivolge alle aziende di un settore molto particolare e complicato da capire, quello dell’edilizia, delle costruzioni, dell’impiantistica e dell’ingegneria geotecnica. 
Ha il compito, cioè, di studiare e analizzare i candidati, cercare di scoprire le loro inclinazioni per comprendere come potranno inserirsi all’interno della nuova organizzazione facendo capire quale sarà il loro ruolo ed individuare il candidato giusto; non soltanto dalla sua competenza ed esperienza lavorativa. 

Tutti i giorni veniamo in contatto, di persona o telefonicamente, con decine di candidati e posso assicurare che il nostro lavoro non è per niente semplice.

Lo sviluppo tecnologico ci sta portando ad affrontare un tema di cui si sta dibattendo molto in questo ultimo periodo: l’innovazione può aiutarci ad individuare i candidati migliori?

Alla fine del gioco ho lasciato mio figlio con una citazione di un aforisma di Platone:

“Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione”

Lo diceva Platone 400 anni prima della nascita di Cristo e oggi la gamification è una delle realtà più innovative nell’ambito della selezione del personale.

A questo punto ho suscitato in lui un’ampia curiosità sull’argomento.

Cosa significa “Gamification”?

Il modo più semplice ed immediato per spiegare il termine “gamification”, traducibile in italiano come “ludicizzazione”, è definirlo come “l’uso di meccanismi di gioco ed elementi di game design in contesti estranei al gioco stesso”.

Non dobbiamo confondere gamification con games. Non stiamo parlando di videogiochi. La gamification cerca di sfruttare varie tecniche per aumentare e migliorare il coinvolgimento delle persone usando le dinamiche del gioco.

Perchè utilizzare lo strumento della gamification per ottimizzare il processo di selezione?

Uno degli obiettivi della gamification è quello di rendere il candidato più fedele e appassionato al processo di selezione. 

Nel settore del recruitment  esistono delle aziende che utilizzano la gamification sia per motivare le persone a candidarsi che per fare delle preselezioni più dettagliate della massa di candidati. 

Nel settore dell’edilizia ancora oggi queste tecniche rimangono poco utilizzate. 

Noi di geoJOB non vogliamo sottrarci alla possibilità di utilizzare questo strumento per la preselezione.
Ciò che infatti rende un gioco, e di conseguenza anche la gamification, divertente, avvincente, stimolante e risonante emotivamente, non va cercato tanto nel semplice uso dei meccanismi di gioco ma nel game design, che rappresenta di fatto la parte artistica ed esperienziale della gamification. 

Le tre strategie sacre della gamification

Ci sono principalmente tre strategie per ottenere altrettanti obiettivi aziendali: 

  • Creare dei livelli e tramite una serie di regole portare il candidato ad aumentare di livello. Con questa tecnica si stimolano i candidati a migliorare se stessi per ottenere punteggi sempre più alti;
  • Dare delle ricompense o dei feedback ai candidati. Questo li porta a visualizzare più chiaramente le cose che conoscono e le cose che non conoscono. I sistemi più avanzati affidano dei programmi di studio personalizzati sulla base di questi risultati. È una strategia molto utilizzata nei processi di selezione e formazione interna;
  • Affidare dei badge e dei riconoscimenti ai candidati per tracciare i progressi e ottenere degli status. Anche questa strategia viene sfruttata per coinvolgere maggiormente i lavoratori e creare una cultura aziendale devota al miglioramento continuo per ottenere uno status maggiore. 

Alla luce di queste considerazioni sembra evidente che la gamification, se ben progettata, è in grado di offrire diverse opportunità alle organizzazioni, anche per quel che riguarda il processo di recruitment, proprio per le sue capacità di coinvolgere gli utenti.

Tuttavia non la possiamo considerare una soluzione definitiva e completa, va innanzitutto inserita nel processo di selezione, che deve necessariamente partire da un professionale e dettagliato screening dei CV.

Una lettura sommaria dei CV potrebbe portare alla esclusione di un candidato ideale che la sola gamification non potrebbe far emergere.

L’argomento di come “saper leggere” un CV e se l’intelligenza artificiale, il machine learning e la semantica composta può aiutare il selezionatore sarà approfondito nei nostri prossimi post.  

Continuate a seguirci!

https://www.geojob.it/blog

Safety first! La sicurezza nei cantieri può essere assoluta?

Ancora una volta ci troviamo a dover parlare di una tragedia, un infortunio fatale sul lavoro
La prima domanda che ci viene in mente ogni volta che capita un infortunio sul lavoro è: si poteva evitare”? e le domande che ci rimpallano nella testa in continuazione sono “ma il lavoratore cosa poteva fare per evitare che succedesse”? e le aziende “cosa possono fare, quali azioni possono intraprendere per evitare che risuccedano altri casi”?

L’ultimo dei troppi incidenti sul lavoro

Leggendo i giornali e le interviste dell’ultimo infortunio successo nella costruzione della MM linea 4 di Milano, si intuisce che i turni erano regolari, il livello di sicurezza era molto alto, tutto il personale era inquadrato correttamente, dotato di attestati e patentini di abilitazione alla mansione, eppure è successo.
Si parla di “una tragica fatalità”.

Rafforziamo la formazione? Aumentiamo i controlli? Se tutto era in regola, cosa non ha funzionato?

Durante i miei 35 anni di esperienza vissuti in grosse aziende di costruzione, occupando ruoli apicali all’interno delle stesse, ho sempre avuto particolare attenzione agli infortuni.
Con la nostra RSPP analizzavamo settimanalmente gli indici degli infortuni di frequenza e di gravità.

Soprattutto, cercavamo di analizzare i mancati infortuni, perché è vero che spesso era determinante il fattore “C”, la “fortuna” che consentiva all’evento di non generare nessun coinvolgimento alle persone; ma l’analisi di quanto realmente accaduto ci consentiva di prendere quei provvedimenti che ci potevano permettere che non si verificassero altri incidenti in situazioni simili.
Quante imprese lo fanno?

Ritengo che i 3 pilastri per un corretto inserimento di una persona in cantiere siano:

  • Informazione
  • Formazione
  • Addestramento

Se eseguiti in modo sistematico e professionale, sono passaggi importanti, anzi fondamentali, nel percorso di crescita professionale di una persona; ma una componente che ritengo essere di grande importanza è l’esperienza dei nostri tecnici.

Ma cos’è “l’esperienza”? 

L’esperienza è l’accumulo costante di ciò che facciamo nella vita quotidiana, nel lavoro e nelle iniziative e decisioni che prendiamo.

Otteniamo il massimo del risultato quando associamo all’esperienza lo studio e la formazione.  

La migliore formazione è quella che viene impartita prima di iniziare a lavorare, quella, cioè, che ti consente di ricevere quelle nozioni teorico pratiche necessarie ad entrare in un cantiere ed essere immediatamente operativo e che consenta, nella maggioranza dei casi, di evitare i pericoli. 

Chi ha lavorato in un cantiere lo sa. Alcune volte basta uno sguardo per evitare che qualcuno si infortuni.
Quanti possono testimoniare di aver segnalato una crepa, un cedimento, una deformazione o un movimento errato di una attrezzatura e ciò ha impedito che succedesse l’irreparabile.

Non possiamo solo affidarci alla “fortuna” e non possiamo mai abbassare la guardia ed essere sicuri che tutto stia proseguendo bene.

Formazione e crescita professionale

Noi di geoJOB siamo convinti che la formazione sia fondamentale ma per essere efficace deve essere impartita prima che si entri in cantiere.
I contenuti non possono essere solo teorici ma occorre inserire nel programma anche un lavoro sul campo e deve poi proseguire in modo continuo e sistematico coinvolgendo tutto l’organico aziendale dando la possibilità, a tutti, di analizzare ogni caso che ci consentirà di accumulare quel bagaglio di esperienza che nei momenti critici ci potrà salvare la vita.

Negli anni ho attuato per le aziende per la quali ho lavorato in collaborazione con le scuole edili percorsi formativi della durata di 4 mesi in cui alternavamo formazione teorica e formazione sul campo insegnando alle giovani leve, e con l’ausilio di professionisti del settore, le basi e le nozioni fondamentali della meccanica, manutenzione ordinaria delle attrezzature, tecnologia dei materiali, saldatura, uso del cannello ossiacetilenico, il tutto nel rigoroso rispetto delle norme antinfortunistiche che venivano di volta in volta illustrate e spiegate.

Dobbiamo fare in modo di ritornare ad esercitare la forza dell’insegnamento, ora dobbiamo affrontare il problema del ricambio generazionale facendo in modo che chi ha lavorato anni e anni nei cantieri possa “travasare” le competenze e le esperienze alle nuove generazioni; solo così abbiamo una speranza che il mondo delle costruzioni possa continuare ad avere un futuro!

geoJOB si impegnerà a portare avanti questa visione cercando di coinvolgere chiunque possa influire a raggiungere l’obiettivo di “costruire lavoro” attraverso dei percorsi di qualificazione delle persone! 

Scrivetemi a info@geojob.it, avremo modo di confrontarci e di scambiare le nostre opinioni.

Guarda le posizioni aperte

Siamo all’inizio del 2020, cosa aspettarsi dal mercato dell’edilizia.

Siamo all’inizio del 2020 e con quest’anno inizia anche il prossimo decennio.

Il settore edile e tutto il suo indotto tecnico continua a vivere un periodo di profondo cambiamento, ma oggi più che mai “chi si ferma è perduto” per cui diventa sempre più importante mantenersi aggiornati e sempre informati sulle evoluzioni del settore.

Cosa ci si può aspettare dal 2020? Secondo alcuni rapporti congiunturali e previsionali, nel prossimo triennio è prevista una ripresa debole ma costante, anche per le opere pubbliche. Assisteremo ad un sempre maggiore utilizzo delle energie rinnovabili e l’impiego di dispositivi smart all’interno delle proprie abitazioni.

Quindi la sospirata ripresa non sarà a pieno regime ma necessita comunque essere preparati a soddisfare le richieste di personale che, è l’augurio di tutti, arriveranno.

I nostri suggerimenti:

Prima di tutto ricorda di aggiornare i patentini e attestati che abilitano l’uso di macchine e attrezzature. Tutti hanno una scadenza, alcuni biennali altri quinquiennali. Meglio essere sicuri di avere “tutte le carte in regola” così da essere pronti se arriva un’offerta interessante.

Un trend che non si indebolisce mai, riguarda i grossi cantieri che aprono all’estero.
GeoJOB già nel 2019 ha ricevuto molte richieste in diversi paesi in Europa e nord Africa, una competenza che ci chiedono è la conoscenza dell’inglese e il primo consiglio che vi diamo è “imparate l’inglese”; può aprirvi dei nuovi orizzonti che magari non avete preso in considerazione.

E poi se vogliamo rimanere sul frivolo a volte ci capita di imbatterci in documentari interessanti  e curiosi legati al nostro settore possono farci scoprire cose nuove e nello stesso tempo intrattenerci.

Su Netflix  ci è piaciuto il secondo episodio della seconda stagione diThe art of abstract, quello sulla bioarchitettura. In questo episodio vengono presi in considerazione materiali innovativi che cercano di imitare la natura.

Su Sky invece le puntate di Mega costruzioni sono molto interessanti: super strutture dedicata al ponte di Hong Kong, e il documentario Notre Dame brucia dove si parla della struttura della chiesa e dell’incendio avvenuto nel 2019 sul cantiere presente nella copertura.

E voi avete un documentario che volete raccomandarci?

Dove sono finiti i Perforatori?

Una delle richieste di personale che in questo periodo ci vede molto impegnati riguarda la ricerca di operai specializzati perforatori.

I perforatori sono operatori di sonde perforatrici e devono saper eseguire lavorazioni tipo micropali tiranti infilaggi in galleria e jet grouting.

Perché sono professionalità difficili da trovare?

Ci piacerebbe affermare che la scarsità di questi professionisti sia da ricondurre alla partenza di tanti lavori contemporaneamente; purtroppo non è così. 
La prima vera motivazione è che gli specialisti sono sempre meno.
Da 15 anni in Italia non si realizzano grandi opere di infrastrutture. Questo rallentamento non sta consentendo un adeguato inserimento di ragazzi giovani che possano imparare e apprendere i segreti di queste lavorazioni.

Ascolta la video pillola di Vittorio Massimo Borgo su questo problema.

Come si diventa perforatore?

Avere il patentino per macchine perforatrici è ovviamente un requisito indispensabile. Ma non è assolutamente sufficiente per approcciarsi ad usare una sonda per perforare e consolidare un terreno. 
Molti credono che l’utilizzo di queste macchine complesse si possa facilmente apprendere, purtroppo non è così, e ne abbiamo la prova ogni volta che incontriamo qualche provetto perforatore che cerca di vendersi per esperto delle perforazioni. 
Occorrono molti anni di esperienza in cantiere e di affiancamento in cui i ragazzi, con sacrificio, devono apprendere la tecnica delle molte lavorazioni che compongono il sistema dell’ingegneria geotecnica.

Quando inizi le attività di perforazione devi conoscere la sonda, le attrezzature e il terreno sul quale operi. Abilità queste che si assimilano con una adeguata formazione e un constate addestramento.

Perché sono importanti i percorsi di formazione?

Lo sviluppo economico richiederà la realizzazione di nuove infrastrutture e la manodopera specializzata sarà una risorsa critica per la ripresa e la crescita del nostro settore.

Quali devono essere pertanto gli obiettivi di un valido progetto di formazione?

  • Inserire nel settore delle costruzioni giovani fortemente motivati; 
  • Formare le giovani leve e non gravare sui costi aziendali; 
  • Fornire alle aziende ragazzi che abbiano le fondamentali nozioni teorico – pratiche necessarie ad essere operativi in cantiere fin da subito.

Quali sono i benefici?

Per i lavoratori: acquisire le basilari competenze finalizzate ad un’assunzione con contratto di apprendistato da parte di una delle aziende promotrici.

Per l’azienda: lavoratori formati da specialisti del settore e la riduzione dei costi di formazione.

La formazione è un tipo di investimento “intangibile”, che deve dare valore alle persone perché una persona formata e cioè preparata, è quanto di meglio un’organizzazione possa avere.

Nel lungo termine le performance migliori dipendono da una formazione migliore

(Peter Michael Senge

Stai cercando lavoro nel mondo dell’edilizia? lasciaci il tuo curriculum.

Sei un’impresa e stai cercando dipendenti per i tuoi cantieri? Contattaci.


3 trucchi per trovare il dipendente ideale

Ormai dovremmo esserci abituati. La disoccupazione nel mondo dell’edilizia è diventata una indesiderata compagna di viaggio.
Purtroppo questo settore è profondamente cambiato e sempre più spesso le aziende ricercano personale quando è necessario e licenziano o non riconfermano quando termina il cantiere. 

Possiamo non essere d’accordo con questa impostazione, ma le regole le stabilisce il mercato.
Lasciamo da parte ogni personale considerazione e vediamo come affrontare una selezione del personale in azienda.

Una delle condizioni poste dall’azienda che ricerca personale è quella di poter assumere persone già formate. Il numero di candidati ad oggi disponibili sul mercato del lavoro cresce in modo esponenziale, si preannuncia dunque un gran bel lavoro di analisi.

3 trucchi per trovare il dipendente ideale

Noi di GeoJOB recruitment abbiamo tanti modi di raccogliere informazioni e selezionare il personale per le imprese. Però vogliamo comunque darti 3 spunti per fare selezione nella tua impresa. 

Organizzare le attività di raccolta curriculum

Per non trovarti impreparato quando avrai bisogno di dipendenti è fondamentale iniziare a raccogliere curriculum e candidature anche quando non c’è l’imminente necessità. 

A questo punto però ti sconsigliamo di ricevere i curriculum e lasciarli dentro l’email in attesa di essere analizzati. 

Organizza un sistema per poter catalogare tutti i curriculum man mano che arrivano. 

Per queste operazioni sono molto utili i software di gestione del personale.

Scegli in anticipo che caratteristiche deve avere il tuo candidato.

Prima di scrivere un annuncio, prima di qualsiasi altra operazione fermati e pensa: che caratteristiche deve avere il mio candidato ideale? 

Stila un elenco di 4, massimo 5 requisiti indispensabili che il tuo candidato ideale deve avere. A questo punto mentre leggi i curriculum segna per ogni singolo candidato quali di queste caratteristiche sono presenti e quali no.

Questa semplice operazione ti aiuterà a identificare i migliori candidati all’interno di centinaia di CV che avrai ricevuto. 

Richiedi segnalazioni ma non affidarti esclusivamente al passaparola

Il passaparola è il primo strumento che viene usato quando si ricerca personale da assumere. Lo riteniamo un ottimo strumento, ma purtroppo ti espone a grossi rischi. Ne abbiamo parlato in un nostro precedente articolo che ti invitiamo a leggere:  https://www.geojob.it/2019/02/21/elogio-del-passaparola/ 

Bisogna fare una distinzione tra segnalazione e raccomandazione. Quando facciamo una segnalazione la facciamo perchè abbiamo fatto tutti i controlli e analizzato attentamente il candidato e la sua carriera. 

Non è così purtroppo per chi invece fa la raccomandazione di un amico o un conoscente che sta cercando lavoro. 

Molte imprese non riescono a gestire questa mole di lavoro perché richiede la formazione e l’impegno di almeno un dipendente interno. Allora preferiscono rivolgersi alla nostra agenzia per la ricerca del personale. 

Capiamo che non siamo l’azienda ideale per tutti perchè siamo verticali, siamo specializzati sul mondo dell’edilizia.

 Se non hai mai messo un annuncio di ricerca del personale o ti piace usare il passaparola allora non siamo l’azienda perfetta per te. Però se hai esigenze reali ti suggeriamo di contattarci.

Fermi tutti. Dobbiamo cercare dipendenti.

Perchè devi dare soldi a noi quando puoi benissimo fare la selezione e la ricerca del personale da solo?

Il nostro lavoro è trovare dipendenti per le imprese dell’edilizia. Sai chi sono i nostri clienti?
Quelle imprese che hanno già provato a ricercare il personale in autonomia e hanno capito che gli costa molto di più fare una ricerca interna. 

Ti voglio raccontare cosa succede quando un’impresa deve selezionare in autonomia il personale: una vera e propria corsa ad ostacoli. (Lascio alla fine la parte più spaventosa).

Per farla breve ti dico già che trovare un dipendente se non sei strutturato ti terrà bloccato un intero ufficio per settimane. 
E alla fine non sarai neppure certo di trovare la persona perfetta per te. 

Ecco una lista di alcune delle difficoltà nella ricerca del personale interno: 

Se l’impresa non è strutturata per la ricerca del personale, il primo scoglio è: trovare chi dovrà occuparsi di fare gli annunci e seguire i curriculum.

Solitamente viene incaricata la segreteria, ma per scrivere l’annuncio bisogna bloccare un capo commessa o un capo cantiere e farsi spiegare esattamente chi si sta cercando, che caratteristiche deve avere ecc. 

A quel punto la segreteria metterà a pioggia gli annunci sui vari siti e portali gratuiti. 
Se si è fortunati inizieranno ad arrivare i primi curriculum. DECINE di curriculum ogni giorno. 

Avete specificato che vi serve un Ingegnere Edile con almeno 3 anni di esperienza come capo cantiere? 
Bene inizieranno ad arrivare curriculum di lavapiatti, babysitter e muratori con la 3 media.

Ah ma quelli si possono cestinare. Certo. In media solo per comprendere se un curriculum è cestinabile o meno ci vogliono dai 2 ai 4 minuti. 

E ci stiamo tenendo larghi perchè loro, i candidati, faranno di tutto per non farti capire esattamente chi sono e cosa sanno fare visto che sono ben consapevoli di stare a tentare la sorte. 

A questo punto dopo giorni dedicati a cestinare i curriculum avrete una lista di persone selezionate, da contattare per fare i colloqui. 
La segreteria dovrà nuovamente bloccare il solito lavoro per fare il giro delle telefonate. Non tutti risponderanno e quindi il giro di telefonate impiegherà mezza giornata. 

Poi dovrete essere bravi a coordinare gli appuntamenti con i responsabili dell’azienda che dovranno essere presenti al colloquio. 

Questa situazione ti sembra accettabile? Bene andiamo a vedere i problemi più gravi. 

Scrivere sul tuo social che stai cercando dipendenti sarà come accendere un faro sopra la tua azienda.
Avrai visibilità massima e allora inizieranno le telefonate degli amici che non puoi non assumere, la moglie di un tuo cliente che ha appena perso il lavoro, i cugini, i nipoti, le nonne, il sindaco, l’assessore e tutta la parrocchia. 
A questo punto puoi star certo che finirai per scontentare almeno il 99% di loro con le conseguenze che potrai immaginare. 

Non serve che ti dica tutti gli altri motivi per cui dovresti rivolgerti a GeoJOB Recruitment se stai cercando personale nel settore dell’edilizia.

Noi ci muoviamo in maniera autonoma, discreta, conosciamo il settore e abbiamo già una banca dati di persone selezionate pronte a lavorare nella tua azienda e in più le troviamo vicino ai tuoi cantieri. 

Ci è capitato di trovare un dipendente in poche ore mentre gli altri non lo trovavano da mesi. 

La fiera del sollevamento e dei trasporti eccezionali

Il 5 ottobre 2019 si è conclusa la settima edizione della fiera GIS Expò di Piacenza con oltre 11.000 persone intervenute alla tre giorni dedicata alle macchine per il sollevamento, la movimentazione industriale e portuale e al trasporto pesante.

Il GIS quest’anno registra un aumento del 26% e si conferma la fiera di settore più grande a livello Europeo.
Il successo di questa edizione abbiamo avuto modo di toccarlo con mano.

Noi di GeoJOB Recruitment eravamo presenti per incontrare i nostri partner.
Infatti GeoJOB è PARTNER di quelle aziende dell’edilizia, delle costruzioni e delle infrastrutture che hanno già provato cosa significa gestire internamente centinaia di curriculum in modo autonomo e che vogliono continuare a far crescere il proprio fatturato trovando i candidati migliori nel posto giusto al momento giusto. 

Gianmarco Pinto, socio e HR Manager di GeoJOB recruitment ci racconta la filosofia che sta alla base della scelta di occuparsi del solo settore dell’edilizia. 

Clicca sull’immagine per far partire il video. 

Ancora una volta abbiamo avuto la conferma di come sia importante e fondamentale avere una presenza continua in questo settore.
Gli operatori specializzati scarseggiano e diventa difficilissimo trovarli. 

In questo ci aiuta la nostra presenza sul campo e una banca dati in continua crescita di persone costantemente monitorate e selezionate dai nostri Recruiter. 

Abbiamo incontrato tanti amministratori e manager di grandi aziende che faticano a trovare dipendenti specializzati. 
Si sente la forte mancanza di una formazione organizzata nel settore e di conseguenza il nostro lavoro diventa fondamentale. 

Questo settore ha bisogno di tanta formazione. Purtroppo la crisi degli ultimi anni sta portando ad un invecchiamento degli operatori specializzati. C’è la necessità di programmare nel prossimo futuro dei percorsi di formazione per avere un buon ricambio generazionale. 

L’esigenza di personale più giovane si sente tutta anche quando le grandi aziende ricercano progettisti e professionisti disposti ad andare in cantiere per lavorare fianco a fianco con gli operatori sul campo. 

Ne ha parlato in questa intervista il nostro CEO Vittorio Massimo Borgo.

Il nostro processo di selezione del personale parte tutto dalla nostra banca dati. Se sei un operatore dell’edilizia, delle costruzioni o delle infrastrutture sul link https://www.geojob.it/candidatura-spontanea/ trovi già delle offerte di lavoro dove puoi candidarti. Se non c’è una posizione aperta di tuo interesse, vai comunque su https://www.geojob.it/candidatura-spontanea/ e lasciaci il tuo curriculum. Noi vi contatteremo di sicuro per conoscervi e per sapere di più sulle vostre aspirazioni. 

Proprio perché lavoriamo tutti i giorni con le aziende di questo settore sappiamo anche che alcune figure professionali possono spostarsi da un’azienda all’altra per esigenze di cantiere. Ti invitiamo quindi a lasciarci il tuo curriculum anche se non stai cercando lavoro in questo momento. 

GeoJOB sul numero di Settembre di Sollevare

Mercoledi mattina.
Arriviamo in ufficio, poggiamo la borsa e accendiamo i Pc, Il tempo di fare qualche telefonata che arriva il corriere. 

Nel pacchetto c’è l’ultimo numero di Sollevare. Giornale bimestrale al quale siamo abbonati. 

Sfogliamo rapidamente perchè sappiamo cosa cerchiamo. Via le prime pagine ed eccoci! 
Un articolo dedicato a noi e al nostro lavoro di ricerca personale nell’universo edile.

Non riusciamo a nascondere il nostro orgoglio nel vedere un magazine così importante per il settore dare spazio a GeoJOB Recruitment.

PS.: A proposito di Sollevare. dal 3 al 5 ottobre saremo al GIS Expò, fiera del sollevamento. Siamo li per incontrare gli attori del bellissimo settore delle costruzioni e delle infrastrutture certi di poter dare una grossa mano d’aiuto a questo mondo.

Sollevare di Settembre
L'articolo geoJOB di settembre sul Magazine Sollevare

Chi è geoJOB?

“E’ pieno di agenzie per il lavoro. Eppure c’era bisogno di geoJob.”

La nostra è la prima agenzia per il lavoro specializzata esclusivamente nel settore dell’edilizia delle infrastrutture e delle costruzioni.

Sembra banale ma in questo settore è fondamentale la scelta del giusto candidato. Quasi sempre i giusti operai fanno la differenza tra un cantiere in perdita e un altro in ampio utile. 
L’idea di GeoJOB Recruitment è nata mentre Vittorio M. Borgo era Direttore del Personale di un importante Gruppo internazionale del settore delle costruzioni. 

“Il nostro problema era quello di trovare la persona giusta, nel posto giusto e nel momento giusto” 

Trovare personale qualificato è difficile.  Trovare le giuste persone geolocalizzate vicino ai cantieri è praticamente impossibile se non ci dedichi anni e anni di creazione del database.

Proprio di questo sentivamo la necessità. Avevamo bisogno di attingere da una corposa banca dati di professionisti. Possibilmente questa banca dati ci doveva dire i dati del candidato, la sua specializzazione, lo stato di occupazione e il luogo di residenza del tecnico. 

Oggi geoJOB ha questa banca dati. Al suo interno più di 10.000 i profili di lavoratori del settore delle costruzioni, impiantistica e dell’edilizia. 

Abbiamo al nostro interno Quadri, Impiegati e Operai in tutta Italia e in diversi stati in Europa.

Il tuo amico perfetto.

Hai presente quando stai per partire in vacanza in un posto che non conosci e cerchi un amico che vive li per avere notizie di prima mano?<
Le stesse informazioni le puoi trovare anche da solo su Google ma non ti fidi, perchè quello che ti serve è avere il parere del tuo amico fidato.

GeoJOB Recruitment vuole essere il tuo “Amico” fidato; vuole poterti consigliare i giusti candidati in tutta Italia e in tutta Europa senza sbagliare un colpo.

Trovare il lavoratore giusto e trovarlo nella zona dove ti serve è la priorità di geoJOB. 
Anche i lavoratori hanno bisogno periodicamente di cambiare. Purtroppo il lavoro per tutta la vita non esiste più. 

I lavoratori hanno bisogno di essere accompagnati da un cantiere all’altro e noi ci occupiamo di mantenere ordine tra le richieste delle aziende e i lavoratori. 
GeoJOB è un interlocutore specializzato che parla la tua stessa lingua.

Specializzazioni. Nulla è lasciato al caso.

Il mondo delle specializzazioni che compongono il comparto dell’edilizia e delle costruzioni è molto ampio. Si parte da personale tecnico a personale altamente specializzato che dovranno utilizzare macchine e macchinari molto costosi. 

Questi operai devono avere un grado altissimo di specializzazione, con le giuste competenze e soprattutto che siano in possesso degli attestati e dei patentini così come prevede la Legge.

Parlando la stessa lingua dell’azienda siamo in grado di scegliere il personale ottimale e soprattutto riusciamo a tenere traccia dei feedback delle aziende che mano a mano assumono i nostri contatti. 

Infatti, durante il nostro colloquio con i candidati andremo proprio ad approfondire la presenza dei relativi certificati e attestati aggiornati e validi.

(Se stai leggendo questo post prima di candidarti sappi che la selezione in questo senso è rigida e molto esigente).

Come funziona la selezione del personale. 

Prima di tutto partiamo dall’analisi di quello che serve all’azienda e di quello che sta cercando. 

Successivamente, lavoriamo come ricercatori di talenti grazie ai nostri contatti e grazie al lavoro di comunicazione dei nostri social. 

Trovare dipendenti e lavoro edilizia

Grazie ai nostri canali social, alle fiere, alle pubblicazioni su diversi giornali e agli annunci ci stiamo facendo conoscere. Di conseguenza gli operatori del settore, riconoscendo la verticalità del nostro servizio, si iscrivono al nostro portale lasciando una minuziosa descrizione delle competenze, attitudini, residenza ed esperienze.

Si iscrivono anche candidati che vogliono migliorare la loro posizione lavorativa attuale, chi sta per finire un cantiere, chi è già a casa e desidera fortemente riprendere il lavoro.

In questo modo il database geoJOB cresce giorno dopo giorno sempre di più. 

A questo punto il sistema lavora su due livelli: geolocalizzando in Italia e all’estero gli iscritti e ricercando nuovi iscritti da analizzare e profilare.

IMPORTANTE! 

Noi di GeoJOB ci teniamo a rispettare i lavoratori, infatti tutte le ricerche di lavoro che sono presenti nel nostro sito al link: https://www.geojob.it/offerte-di-lavoro/ sono reali e verificabili. 

Non ci teniamo ad avere annunci falsi perchè non ci serve fare numero solo per raccogliere candidati.  

Una volta che siamo in grado di triangolare richiesta, selezione e offerta allora possiamo ritenerci soddisfatti e lo saranno anche i nostri candidati perché sapranno che geoJOB sarà sempre a loro disposizione qualora abbiano bisogno di cercare un lavoro. 

Quanto tempo spreca un’impresa per trovare e selezionare personale qualificato nel settore dell’edilizia?

In questo settore, non esiste una “buona selezione” ma è importante comprendere che spesso il recruting di personale qualificato non è né facile né immediato da trovare, sia per la fatica oggettiva nell’intercettare personale così qualificato, sia per la difficile riconoscibilità delle reali abilità dei lavoratori che si presentano.  

Per questo, oltre ad occuparci della selezione del personale è importante un continuo feedback con l’azienda.  

Sono progetti ambiziosi che mettono lo sguardo sul futuro ma noi di geoJOB ne siamo orgogliosi ed è la direzione che i nostri uffici di ricerca e sviluppo stanno portando avanti.

Storie di cantiere #2

“Raccontaci una storia o un aneddoto di cantiere.” 
L’abbiamo chiesto a imprenditori, geometri e professionisti del mondo edile per raccontare attraverso la voce di chi ci lavora tutti i giorni il bello dell’edilizia. 

Ivano Crepaldi ci racconta i suoi primi anni nei cantieri dell’edilizia. Da giovanissimo Geometra viene messo a lavoro in uno dei più grandi e interessanti cantieri Italiani di quell’epoca. 

La Fiat aveva appena dismesso la sua fabbrica a Torino e grazie ad un grande progetto dell’Architetto Renzo Piano veniva data nuova vita all’area del Lingotto. 
In quel cantiere gli orologi non esistevano.
Si rispondeva solo al piano dei lavori sotto la supervisione dei Direttori tecnici. 
Un gigantesco cantiere delirante e organizzatissimo allo stesso tempo. Perfetto per imparare uno dei mestieri più belli del mondo.

La Storia di Ivano Crepaldi. Storia di un Geometra contabile.

“L’impatto fu dei piu’ duri.

Trent’anni fa, primo lavoro in edilizia, ristrutturazione del padiglione 5 del Lingotto Fiere.
Un manipolo di tecnici giovani pescati dalle imprese formanti il consorzio.

Imprese storiche; Recchi e Pizzarotti.
Il Direttore tecnico che, durante il colloquio di assunzione, sintetizzò con un gesto eloquente la filosofia del lavoro in cantiere. Si tolse l’orologio dal polso e disse; “in un cantiere questo non serve”.

Fu’ cosi che, da geometrino abituato sino allora ai confortanti ritmi del lavoro di un magazzino edile mi trovai catapultato nell’ affascinante, delirante, mondo della produzione industriale.

Il concetto di orario passò da 8-17 a Lunedi – Sabato. 
Mi fu chiesto, ironicamente, cosa avrei gradito fare. Risposi assistente topografo.
Mi diedero una scrivania, alcuni fogli A4 e un po’ di cancelleria.
Si era dimesso il contabile, e come a naja il libero in compagnia era destinato a prendere il posto di chi aveva marcato visita.
Di quel periodo, dove a 25 anni mi trovai a gestire con un altro geometra di 23 la contabilità attiva e passiva di un lavoro di 80 miliardi di vecchie lire (sotto l’ovvia supervisione del Direttore Tecnico, magico e ubiquo Ingegnere Parmigiano)
Ricordo cose che altri umani, nati successivamente, avrebbero difficoltà a comprendere.
Non c’era il computer, nè tantomeno alcun programma destinato a gestire la contabilità dei lavori.

Il tecnigrafo ancora regnava, Autocad aveva emesso i primi vagiti.
Si trasmetteva via fax, l’e-mail compariva nei telefilm di fantascienza.

Tutto questo per dire che i tecnici edili come il sottoscritto, attualmente a cavallo dei 55 anni, scelsero a loro tempo un settore e un percorso che si sarebbero evoluti drasticamente.
Ricordo un Ispettore di Cantiere, che in quel periodo, pressappoco cinquantenne, mi confidò di considerarsi un lavoratore fortunato.

Ammise di aver scelto il mestiere più bello del mondo.
Certo è che il mio, di mestiere, se non il più bello è sicuramente tra i più difficili da decifrare, per chi non lavora nel settore.

Quando mi chiedono cosa faccio ascoltano la risposta e poi esclamano regolarmente;
“In sostanza sei un Ragioniere….”
Ed io ripenso a quel geometra dimissionario di trent’anni fa, che mi ha condannato, bontà sua, ad una professione quasi incomprensibile per i piu’.


Grazie mille Ivano per la tua bellissima storia. Ci hai portato con te in quel bellissimo cantiere. 

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